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Una tantum una ricetta dolce,anche questa un classico della pasticceria catanese o meglio siciliana in generale.
Con le dosi che vi dò ne escono una trentina.
330gr di riso con un bel chicco ,scegliete quello con la percentuale di amido più alta.
3 cucchiai di farina 00 o meglio ancora maitoba.
4 gr di lievito di birra (facoltativo a me il sapore che conferisce mi nausea e vengono bene anche senza,lo riporto solo per attenermi alla ricetta classica.)
Una confezione di miele di fiori d'arancio.
330 gr di acqua e 330 gr di latte intero.
La scorza grattugiata di tre limoni o di due aranci non trattati.
Mettete sul fuoco acqua e latte,quando iniziano a bollire calate il riso,unendo un bel pizzico di sale,altrimenti come dico io il sapore risulterà stupido.
Portate avanti la cottuara,rimestando di continuo,(o usando una pentola inaderente ) di solito quando il liquido è assorbito il riso è al punto giusto,comunque assaggiate e aiutatevi eventualmente con un pò d'acqua.
Alla fine il riso deve essere al dente e sgranato.
Lasciate raffreddare il riso sul piano da lavoro poi incorporate la farina,le scorze grattugiate,ed il lievito sciolto in poco latte tiepido,quest'ultimo passaggio è per me facoltativo.
Fate l'impasto lasciatelo riposare due orette e poi ricavate le crispelle.
Mettete sul fuoco un pentolino ,andrebbero fritte nello strutto,io però le ho alleggerite con l'olio di semi.
Per sapere quando la temperatura è giusta mettete una pallina d'impasto nell'olio quando sale e sfigola potete calare le crispelle.
Fatele dorare e posatele su panno carta a scolare l'eccesso d'olio.
Prendete 3 cucchiai di miele e scaldateli in modo che diventi bello liquido,versatelo sulle crispelle e completate con zucchero a velo.
Se vi piace il sapore potete usare anche una spolverata di cannella.
Servitele tiepide e croccanti,ma anche il giorno dopo si fanno mangiare
Ciao.